Lo Spielvereinigung Greuther Fürth è un club calcistico tedesco con sede a Fürth, in Baviera, fondato nel 1903 all’interno della polisportiva di ginnastica Turnverein 1860 Fürth (Fig. 1)
La divisione calcistica si separò dal resto della polisportiva nel novembre 1906, in segno di protesta per il mancato supporto ricevuto dallo stesso TV Fürth. La squadra iniziò a giocare nella Ostkreisliga e vi conquistò i titoli divisionali nel 1912, 1913 e 1914, prima di partecipare ai playoff regionali della Süddeutsche (Germania meridionale) per la fase nazionale del campionato. Fin dall’inizio, ci fu una grande rivalità tra la SpVgg Fürth e l’1. FC Nürnberg, basata sulla storica rivalità tra le due città vicine. Il club crebbe rapidamente, e nel 1914 aveva 3.000 membri, il più grande club sportivo della Germania. Quando il club costruì il proprio stadio, lo Sportpark Ronhof, nel 1910, anche quest’ultimo era l’impianto più grande della Germania dell’epoca.
Il Fürth vinse il suo primo titolo nazionale vincendo il campionato tedesco di calcio del 1914 guidato dall’ allenatore inglese William Townley e con l’ala sinistra Julius Hirsch, che si era unito alla squadra la stagione precedente.
Affrontarono il VfB Lipsia, campione in carica con tre titoli all’attivo, nella finale giocatasi il 31 maggio a Magdeburgo. Un thriller lungo 154 minuti, la partita più lunga mai portata a termine nella storia del calcio tedesco, conclusa con il golden goal del Furth
La squadra inanellò una solida serie di successi negli anni Venti e nei primi anni Trenta, ad iniziare dalla finale per il titolo nazionale del 1920 contro il 1. FC Nürnberg, che era la squadra dominante del decennio. La rivalità tra i due club era tale che un giocatore di punta dello SpVgg fu costretto a lasciare il club dopo aver sposato una donna nativa di Norimberga. Nel 1924, per la prima e unica volta, la nazionale tedesca era composta esclusivamente da giocatori di due sole squadre, Fürth e 1. FC Nürnberg, i quali, però, dormivano in carrozze ferroviarie separate ad ulteriore conferma della forte rivalità.
Il club si presentò regolarmente sulla scena nazionale, arrivando alle semifinali nazionali nel 1923 e nel 1931 e vincendo altri due campionati, nel 1926 e nel 1929, battendo entrambe le volte l’Hertha BSC (Fig. 4).
In quegli anni il club giocò cinque finali della Süddeutscher Pokal (Coppa della Germania del Sud), uscendone vincitore in quattro occasioni. Il 27 agosto 1929, l’associazione fu si fuse con il FC Schneidig Fürth.
Il calcio tedesco fu riorganizzato nel 1933 sotto il Terzo Reich in 16 cosiddetti “Gauligen” (corrispondenti alle 16 divisioni amministrative della Germania nazista) di massima serie. Il Fürth entrò a far parte della Gauliga Bayern, ma il suo successo nelle successive dodici stagioni si limitò a un titolo di divisione nel 1935, oltre a regolari apparizioni nelle fasi finali per la Tschammerpokal, predecessore dell’attuale DFB-Pokal (Coppa di Germania).
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale la squadra lottò per tre stagioni nella Oberliga Süd prima di scivolare nella Landesliga Bayern. La SpVgg si riprese rapidamente e tornò a giocare in Oberliga la stagione successiva vincendo il titolo nel 1950 e qualificandosi ai playoff nazionali dove avanzò fino alle semifinali prima di essere eliminato con il punteggio di 1-4 dal VfB Stuttgart. Nel 1954, due giocatori della SpVgg, Karl Mai e Herbert Erhardt, furono membri della squadra del “Miracolo di Berna”, la nazionale che vinse la prima Coppa del Mondo per la Germania.
Il Fürth rimase in prima divisione fino alla nascita della Bundesliga nel 1963. Il club, infatti, non si qualificò tra le sedici squadre che componevano la nuova prima divisione nazionale unificata e si ritrovò a giocare in seconda divisione nella Regionalliga Süd, dove navigarono quasi sempre a metà classifica ad eccezione di un terzo posto nella stagione 1966/67. Il club ha giocato nella Zweite Bundesliga dalla sua creazione nel 1974 fino al 1983, ottenendo il miglior risultato (un quarto posto) nel campionato 1978-79.
Il Furth retrocesse successivamente in Bayernliga (terza divisione), con un breve intermezzo di tre anni in quarta divisione (Landesliga Bayern-Mitte) alla fine degli anni ’80. Nel 1990, il Fürth riportò una grande vittoria battendo per 3-1 il Borussia Dortmund nel turno di apertura della DFB-Pokal, prima di essere eliminato dall’FC Saarbrücken nel secondo turno.
Riuscirono a tornare in Bayernliga al termine della stagione 1990/91 e nella Regionalliga Süd nel 1994 ma, a causa delle disavventure finanziarie, il Board del club fu costretto a vendere il terreno di proprietà all’uomo d’affari locale Conny Brandstätter. Mentre i problemi finanziari continuavano a crescere, il presidente della SpVgg, Edgar Burkhart, organizzò un accordo con Helmut Hack, presidente del TSV Vestenbergsgreuth, per far entrare il TSV nella SpVgg e cambiare il nome della Spielvereinigung nel nome SpVgg Greuther Fürth, denominazione tuttora in uso. La SpVgg ebbe così la possibilità di recuperare terreno sia dal punto di vista finanziario che da quello più propriamente tecnico, mentre la TSV poté crescere ancora di più nel contesto della città di Fürth, il che non sarebbe stato possibile nel villaggio di Vestenbergsgreuth.
Nel frattempo, la piccola squadra di paese del TSV Vestenbergsgreuth fu fondata il 1º febbraio 1974 e debuttò in quarta divisione, arrivando a giocare nella Oberliga Bayern amatoriale nel 1987, proprio mentre lo SpVgg Fürth retrocedeva nella divisione da cui il club più giovane era appena uscito. Il TSV partecipò ai playoff nazionali dilettanti nel 1988 e nel 1995 con la migliore prestazione in DFB-Pokal del 1995, quando batterono il Bayern Monaco per 1-0 e quindi l’FC 08 Homburg per 5-1, prima di essere eliminati al terzo turno della competizione dal VfL Wolfsburg ai calci di rigore.
Nel campionato 1991/92, lo SpVgg si è classificato al secondo posto alle spalle del 1. FC Nürnberg, guadagnando così la promozione in Zweite Bundesliga dopo 18 anni, la prima volta dal 1979. In questo periodo, lo Sportpark Ronhof, ora chiamato Playmobil Arena, affrontò la prima grande ristrutturazione dal dopoguerra. Furono costruite nuove tribune su tre dei quattro lati del campo, una tribuna coperta sul lato opposto alla tribuna principale, una terrazza scoperta all’estremità nord ed un’area scoperta mista di tribune e posti a sedere nella parte sud dello stadio, in aggiunta all’impianto di illuminazione.
Con lo stadio modernizzato ed un’abile strategia di mercato, la squadra si classificò costantemente nella prima metà della classifica a 18 squadre negli anni 2000, pur avendo uno dei budget più bassi per la maggior parte delle stagioni. Il 1º luglio 2003, il club cooptò il Tuspo Fürth all’interno della Società mediante un’operazione di fusione, mentre nel 2008 lo stadio fu oggetto di un’altra riqualificazione con la copertura delle terrazza nord e la costruzione di un edificio VIP adiacente alla vecchia tribuna principale. In questo periodo, il Fürth arrivò ad un passo dal rinverdire la sua antica rivalità con il FC Nürnberg a livello di Bundesliga, mancando per poco la promozione al termine dei campionati 2009/10 e 2010/11. Il 23 aprile 2012, il Fürth riuscì finalmente ad ottenere la promozione in Bundesliga vincendo il campionato di Zweite Bundesliga (Fig. 5)
Ottenuta la promozione, la tribuna sud, costruita nel 1998, fu demolita in luogo di una struttura costruita da zero con un aumento della capacità totale degli spettatori da 14.500 a 18.000.
Tuttavia, il ritorno in Bundesliga fu particolarmente traumatico con sole quattro vittorie in 34 incontri, una delle quali ottenuta sul campo del FC Norimberga, quando la squadra, virtualmente retrocessa, vinse per 1-0, regalando ai propri tifosi l’unica soddisfazione stagionale.
Nella stagione successiva, nonostante non puntasse alla promozione, il club si ritrovò in lotta per un ritorno diretto in Bundesliga in virtù di un terzo posto nella classifica finale che lo qualificò per gli spareggi promozione dove affrontò l’Hamburger SV. Dopo un pareggio per 0-0 ad Amburgo, il Furth perse la doppia sfida in virtù della regola dei gol in trasferta in quanto al ritorno l’incontro terminò con il punteggio di 1-1.
Nella stagione 2014/15, però, venne sfiorata la retrocessione in terza divisione, un declassamento ulteriore fortunatamente sfumato solo grazie ad una vittoria di stretta misura contro il Darmstadt, poi promosso, alla penultima giornata di campionato. Nella stessa stagione, nell’anticipo della seconda giornata, la squadra ottenne una storica vittoria per 5-1 in casa del Frankenderby, la vittoria casalinga con il maggiore scarto nella storia di un derby. Nei due anni successivi lo Spielvereinigung finì a metà classifica, senza rischiare la retrocessione ma nemmeno intravedere possibilità di promozione.
Nella stagione 2016-17, il Furth vinse entrambi i derby per la prima volta dagli anni ’70, piazzandosi meglio del Norimberga per la prima volta dagli anni ’50, mentre, nelle stagioni 2014-2015 e 2017-2018 il club ottiene una salvezza all’ultima giornata in entrambe le annate per poi essere promosso nuovamente in Bundesliga il 23 maggio 2021 dopo una vittoria per 3-2 contro il Fortuna Düsseldorf che permise al Furth di staccare di due punti il Kiel (Fig. 6)
Se la vera storia della compagine bavarese è quantomeno curiosa (tra fusioni, succursali e quant’altro), dal punto di vista subbuteistico non esiste una referenza dedicata nel catalogo originale subbuteo ma il club è stato comunque inserito tra le uscite della collezione “La Leggenda Vintage” (Fig. 7) a testimonianza del fatto che, tutto sommato, un suo posto nella storia calcistica europea è ben meritato
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