Giocare a calciotavolo è divertente! Il calcio in miniatura ci consente di animare i nostri campioni e costruire azioni, effettuare lanci, passaggi e tiri all’incrocio che ci consentono di passare ore con gli amici in avvincenti campionati e coppe!
Giocare a calciotavolo, però, non è riprodurre esattamente il gioco del calcio in piccolo, ma è, invece, ricreare azioni e schemi/tattiche del calcio con dinamiche e regole ben diverse adatte al gioco in miniatura. Il calciotavolo ed il calcio hanno in comune il romanticismo del calcio, ma sono giochi profondamente diversi.
Abbiamo già visto come la disposizione delle miniature in fase di calcio di inizio o rimessa dal fondo sia molto importante in base all’essere difensori o attaccanti. Oggi cercheremo di imparare a gestire l’intera manovra difensiva.
Per chi non mi conoscesse (tanti :-)) sono un giocatore che ha iniziato a giocare nel 1990 circa, ma con partecipazione non costante. Non ne ha giovato il mio livello tecnico che è rimasto sempre nella media (anche sotto la media per diversi periodi). Questo ha fatto sì, però, che affinassi in modo particolare la fase difensiva dovendo subire spesso la qualità dei miei avversari.
LA DISPOSIZONE DIFENSIVA
Ne abbiamo già parlato, ma desidero insistere sull’importanza di una buona disposizione inziale.
Personalmente ho iniziato ad usare la linea difensiva ad “ali di gabbiano” (la denominai così quando ancora giocavamo con le basi monoblocco subbuteo/Hasbro :-)) già dopo pochi anni che giocavo, perché consentiva maggior movimento ai difensori e consentiva di chiudere l’avanzata avversaria più efficacemente rispetto alla linea di difensori schierati tutti sulla linea dell’area di tiro.
Ancora oggi la uso e con soddisfazione. Ho notato, per altro, che tanti giocatori hanno modificato nel tempo la classica linea difensiva iniziando a sfalsare i giocatori. La mia intuizione era corretta 🙂
Iniziamo però a capire come arginare la manovra di attacco del nostro avversario. L’attaccante arriverà sicuramente in forze con quattro cinque o più miniature cercando di metterci in crisi fin dalla trequarti. Teniamo duro, non facciamoci attirare nella trappola del voler contrastare l’avanzata dell’attaccante mettendo il nostro difensore davanti alla palla. Molto spesso, quasi sempre, questa tattica si rivela un boomerang perché il giocatore più esperto guadagnerà continuamente calci di punizione e back (il regolamento lo trovate alla pagina dedicata. Se state iniziando a giocare, partite dal regolamento semplificato).
La tattica
Una tattica efficace è cercare di bloccare le linee di passaggio con i nostri difensori senza avvicinarci troppo alla palla, ma cercando di intuire dove il nostro avversario potrebbe costruire l’azione.
Nell’esempio sopra in rosso le linee di passaggio della pallina. Il blu ha giocato, tocca al rosso difendere. Vedendo la situazione molto difficile per il difensore, la prima difensiva da fare avendo già fatto una prima mossa il blu, è spostare la miniatura 5 verso la più pericolosa zona di passaggio della pallina che il blu potrebbe attuare con la miniatura 1. Una volta coperta il blu potrebbe optare per un passaggio orizzontale verso il centro. La miniatura 8 potrebbe essere la miglior scelta cercando di posizionarla tra la miniatura 4 e 3, davanti alla pallina. La miniatura 7, infine, presidia già la zona centrale pronta ad essere utilizzata secondo la mossa del nostro avversario.
E’ molto importante avere una visione d’insieme del fronte di attacco del nostro avversario. Sarà molto difficile, se non impossibile, riuscire a bloccare ogni linea di passaggio, ma dobbiamo indurlo a scegliere la soluzione più complicata per lui sapendo già cosa fare a livello difensivo.
Il calciotavolo assomiglia agli scacchi! L’esempio sopra ne è la prova. Ogni volta che facciamo un movimento con una miniatura, dobbiamo già sapere cosa poterebbe fare il nostro avversario e avere un’idea di come arginarlo. Questo fa la grande differenza tra chi sta iniziando a giocare e chi invece è già esperto.
La tecnica è sicuramente importate ed un giocatore esperto l’ha affinata e perfezionata negli anni, ma se ci fossero due giocatori allo stesso identico livello tecnico, vincerebbe chi avrebbe maggior visione di gioco, chi sarebbe in grado di vedere prima, cioè, cosa farebbe tatticamente il suo avversario, arginarlo e rilanciarsi in attacco.
Il raddoppio
Molto importante nella fase difensiva è la tattica del raddoppio. Se gestito male può essere letale per il difensore, lasciando spazi di inserimento all’attaccante, ma utilizzato in modo ragionato e non abusandone, può rendere difficoltosa la manovra al nostro avversario.
Innanzitutto il raddoppio della marcatura non deve essere fatto sempre. Ci sono situazioni in cui si rivela molto efficace, altre dove è dannoso per lo schema difensivo. Proviamo ad immaginare un’azione dell’attaccante che si sviluppa sulla fascia (la gran parte delle azioni offensive si sviluppa in fascia essendo il centro coperto dalla linea difensiva). Grazie ad un buon utilizzo delle nostre miniature in chiusura delle linee di passaggio, abbiamo “spinto” nostro avversario verso la linea del fallo laterale.
Vediamo nell’immagine sotto un esempio di una situazione capitata in partita:
La miniatura 1 colpisce la palla verso la zona libera e la successiva difensiva sarà con la miniatura 2 che andrà a posizionarsi nei pressi della pallina per cercare di bloccare l’ingresso frontale che il nostro attaccante tenterà con la miniatura 3. Il nostro tocco successivo sarà posizionare la miniatura 4 nell’unico spazio che si sarà creato per cercare di spingere l’attaccante ancora di più verso il fallo laterale.
In questa situazione si possono generare due opzioni per l’attaccante: la prima con la miniatura 1 riaggancia la palla per allargarsi verso il fallo laterale, la seconda tenta un accosto con la miniatura 3 per farsi spazio tra le linee colpendo il difensore dopo aver colpito la pallina (non semplicissimo in spazi stretti). In entrambi i casi, però, teniamo d’occhio il nostro difensore 5 che avendo campo libero davanti a sé potrà andare ad un ulteriore raddoppio.
Raccontata così sembra tutto facile, poi bisogna viverla l’azione e tenere presente che avremo qualche decimo di secondo per decidere (qualche secondo se il nostro avversario sarà lento). Come sempre la differenza la farà l’esperienza e la visione tattica. Tanto sarà maggiore la nostra su quella dell’avversario, tanto sarà difficile per l’attaccante trovare spazi per entrare in area di tiro.
Alleniamoci
Per il momento mi fermerei qui. L’importante adesso è cercare di memorizzare i principi spiegati sopra e metterli in pratica in allenamento. Nella prossima “puntata” vedremo come rientrare in difesa posizionandosi in modo efficace in caso di contropiede e l’interdizione a centrocampo.
Per qualsiasi domanda non esitate a scrivermi a maurizio@calciotavolo.net. Sarò felice di leggervi e rispondervi 🙂
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