Ci risiamo! La difficoltà che si riscontra nell’affrancarsi da un marchio commerciale, registrato e di proprietà della Hasbro è davvero incomprensibile e rasenta, ormai, il comico.
Un po’ di storia
In principio era il table-soccer, gioco da tavolo prodotto dalla Newfooty, azienda inglese. Successivamente il table-soccer venne rinnovato (e scopiazzato) da Peter Adolph, ornitologo, che cercò di registrarne il nome come “the Hobby”, ma si vide negare tale possibilità essendo “the Hobby” un termine non registrabile. Optò dunque per “subbuteo”, il nome latino del falco lodolaio che, nella sua fantasia, rispecchiava la velocità di esecuzione del gol nel gioco del table-soccer. Il falco divenne anche il marchio del gioco.
Il gioco ebbe successo e Peter Adolph fondò la “Subbuteo Ltd. Nel 1968 il fondatore cedette alle offerte della Waddington, potenza inglese nel mondo dei giocattoli, e vendette la Subbuteo Ltd restandone presidente onorario fino al 1970.
L’anno successivo, nel 1971, il table-soccer arrivò in Italia grazie alla lungimiranza di Parodi che ne fece il suo successo.
Fino al 1990 c’era un solo gioco di calciotavolo in Italia: il Subbuteo e così viene riconosciuto dalle migliaia di giocatori dell’epoca (che in gran parte sono ancora quelli di oggi). Naturalmente la politica di utilizzo del nome per identificare il gioco fu sostenuta ed incentivata da Parodi che ne era detentore esclusivo dei diritti in Italia e ne aveva quindi tutto l’interesse (oggi molto meno…).
Fu talmente bravo nella promozione del gioco che Subbuteo divenne il sinonimo del calciotavolo, nome proprio del gioco.
Nel 1990 il marchio venne acquisito dalla Hasbro che ne impoverì la qualità riducendo il catalogo. Iniziò l’allontanamento dei giocatori dal Subbuteo (marchio) per smarcarsi dal monopolio e cominciarono a nascere diversi artigiani che producevano materiale di gioco decisamente più performante di quello Subbuteo in quanto, i primi, non industriale.
La nascita di un nuovo movimento di calciotavolo
Nel 1995 nasce la FISCT (Federazione Italiana Sportiva Calcio Tavolo) che si smarca definitivamente dal Subbuteo e inizia un proprio percorso. Nel 2006 (circa) la grande scissione. Nasce il movimento Old Subbuteo con il fardello di voler mantenere viva la tradizione del gioco.
In verità entrambe le realtà non faranno altro che distruggere definitivamente Subbuteo come marchio di un gioco.
Mentre la FISCT predicava il libero utilizzo di materiali, che avrebbe anche un senso in chiave di un riconoscimento sportivo da sempre anelato e mai raggiunto, il movimento Old Subbuteo si dichiarava purista del materiale originale fatto salvo, poi, giocare con materiale riprodotto, repliche e non accettando la partecipazione ai tornei con alcuni tipi di materiale di gioco originale Subbuteo se non quello che decidevano gli organizzatori. Insomma dai puristi del Subbuteo non potevi giocare col Subbuteo… Rasenta la psicanalisi…
Il colpo gobbo, però, lo realizza la FISCT, in contrasto con il movimento old-subbuteo, che apre al “Subbuteo tradizionale” (non calciotavolo tradizionale, badate bene), applicando le stesse regole da psicanalisi: dai puristi del Subbuteo tradizionale non puoi giocare con alcuni tipi di materiale di gioco originale Subbuteo..., ma puoi giocare con basi fatte in casa da improbabili artigiani, materiale “replica” (dichiarata fedele dal produttore stesso ed accettata da gente che il prodotto originale non l’ha mai visto), ecc. D’altra parte se i principali promotori dell’apertura della FISCT erano fuoriusciti dal movimento old-subbuteo era anche difficile aspettarsi qualcosa di diverso… 😀
Comunque consiglierei lo stesso medico di cui sopra…
Nonostante tutto, comunque, barcamenandosi tra discussioni più o meno accese, in ambito FISCT, i “dirigenti” riescono a trovare l’equilibrio utilizzando in tutto ciò che è la comunicazione ufficiale il termine corretto del gioco, calciotavolo, e lasciando l’utilizzo del termine Subbuteo alla chiacchiera e discussione non ufficiale.
Oggi la svolta!!
E’ pubblicazione di pochi giorni fa della locandina del campionato del mondo di (fu) calciotavolo che si svolgerà a Roma a settembre e, colpo da maestro, ecco il testo:
Sì, avete letto bene: SUBBUTEO WORLD CUP!!
Dunque Subbuteo Hasbro ha forse ripreso in mano la gestione del gioco internazionale e dunque l’unico materiale autorizzato sarà quello marchiato Subbuteo? Oppure ci saranno deroghe per le basi C5, C3, bicomposte, tricomposte o altri materiali artigianali marchiati qualsiasi cosa tranne Subbuteo!?
Ma la domanda vera potrebbe anche essere: “Hasbro è al corrente che si organizzano gare internazionali a nome di un suo marchio registrato senza che nessuno usi le sue squadre, campi o strutture?”.
E’ anche da considerare, però, che una eventuale bella pubblicità gratis non guasta mai! Tanto su Amazon di scatole Subbuteo ne abbiamo a bizzeffe, che problema c’è se poi quello che si vede giocare è totalmente un’altra cosa? Sarà mica un problema del dipartimento sviluppo della Federazione Italiana Sportiva Calcio Tavolo, no?
La novità
Ultima creazione in casa Subbuteo la meravigliosa collezione di elettroutensili.
Ci chiedevamo se, magari, la pubblicità che viene data al marchio derivi da una fornitura omaggio di trapani e smerigliatrici per la preparazione della sala! Chissà che non venga organizzato anche un campionato del mondo di avvitatura o levigatura…
Ennesima occasione persa… 🙁
Per giocare a Subbuteo, alcune proposte interessanti 😉 :
Per scoprire Trucchi, Segreti e Curiosità del Subbuteo e Calciotavolo il nostro manuale!