Per la nostra rubrica chi se non il presidente del club con più storia nella crescita di nuovi giocatori, tra i quali alcuni sono diventati oggi campioni indiscussi, poteva essere protagonista?
Abbiamo incontrato Lorenzo Gaia (Lollo per gli amici) che a soli 25 anni è presidente del club Subbuteo Casale e ha il difficile compito di dare continuità al progetto di sviluppo decennale del club di mantenere sempre vivo il vivaio!
Ciao Lollo e grazie per la tua disponibilità. Raccontaci di te! Chi è Lorenzo Gaia oltre al subbuteo? Interessi particolari?
Lavoro dal 2015 all’Esselunga di Casale Monferrato come gastronomo e nel mio tempo libero cerco di organizzare le mie giornate tra corsa, sbrigare le faccende domestiche, visitare posti e città nuove con la mia fidanzata e la nostra cagnolina!
Quando hai scoperto il gioco e perché ti ha appassionato?
La prima volta, anche se non è stata proprio positiva, è stata quando, tornando a casa dalla terza elementare con un mio amichetto, mio padre mi presentò questo panno verde con porte e giocatori, steso sul tavolo della cucina. Mio papà aveva trovato tutto il materiale di subbuteo con cui giocava da bambino in garage e ha avuto il piacere di farmelo conoscere, ma non ci ho dato molto peso all’inizio perché non sapevo proprio giocare. Qualche anno dopo invece, nel 2007, quando frequentavo la prima media, sono venuti nella mia scuola Pierceleste Zambello e Bruno Balbo a presentarci questo bellissimo gioco e il resto è storia!
Il Subbuteo Casale è una realtà molto consolidata da anni con un’età media dei giocatori molto bassa rispetto al movimento nazionale. Qual’è il vostro segreto?
L’hai detto tu stesso, se è segreto non possiamo dirlo 😂. Scherzi a parte, la nostra realtà ha sempre voluto crescere “bambini presi direttamente dalla strada”, come nelle scuole e all’oratorio, per far sì che già da piccoli si appassionino al calcio da tavolo. Abbiamo sempre organizzato corsi, stage, partecipato a fiere, per cercare di divulgare la nostra idea di divertimento e farci conoscere nella nostra città.
Presidente giovane di una squadra giovane! Pro e contro del tuo ruolo?
Come pro posso dirvi che sicuramente mi sento onorato di rappresentare la maglia nerostellata come primo tesserato, e anche di poter dar esempio ai miei piccoli ragazzi che crescono giorno dopo giorno. Il mio obiettivo è quello di farli giocare, farli divertire, e farli sentire sempre più squadra e una grossa famiglia.
Come contro invece, purtroppo, bisogna stare dietro a tantissime cose burocratiche (ringrazio Filippo Filippella e Francesco Lo Presti per avermi aiutato alla fondazione del Subbuteo Casale)! Tante volte mi piacerebbe non giocare per vedere all’opera i miei ragazzi, ma purtroppo essendo che ultimamente siamo contati, la mia presenza è diventata fondamentale e non riesco a stargli vicino come vorrei veramente. Ma la mia presenza gliela faccio sentire quotidianamente.
Cosa non ti ho chiesto che avresti voluto ti chiedessi e cosa avresti risposto?
Più che una domanda che non mi hai chiesto, vorrei svelarti un mio segreto. Vorrei arrivare a giocare in serie A (dove purtroppo non ho mai avuto la fortuna di giocare) con la maglia nerostellata, e cercare di avere sempre più ragazzi della nostra città che sposino il nostro progetto, da aver sempre un ricambio generazionale!