Sono giorni difficili, per una volta proviamo comunque a non parlare di COVID ma di cose precedenti ad esso.
Come avete facilmente intuito dal titolo oggi parliamo dell’obiettivo comune di quasi tutti i direttivi Fisct presenti o passati di riuscire a far riconoscere il nostro “gioco-sport” al Coni.
Il tema in passato ha scatenato diversi dibattiti tra i tesserati FISCT e probabilmente investimenti di tempo e forse di denaro da parte della federazione, anche se non ho nulla per dimostrarlo.
Ma secondo voi possiamo davvero essere appetibili per il Coni? Avendo il consueto tempo per consultare uno strumento quasi sempre utilissimo (internet) mi sono messo alla ricerca di qualche esempio di “gioco” diventato “sport”… o più specificatamente che ci abbia provato e non ci sia riuscito.
A tal proposito ho identificato il Burraco, gioco di carte che per determinate caratteristiche (gioco da tavolo con 2 o più persone) si può paragonare al Subbuteo.
Con mia sorpresa, ho scovato un articolo del 2017 dove scopro che il Burraco ha ben 6 federazioni . La più popolare è la FIBUR. Nell’articolo dicono che “Tutte le federazioni possono elargire pubblicamente coppe e premi in denaro ai partecipanti e di solito recuperano le spese sostenute solo grazie alle quote di partecipazione”. Bello, qualcuno farebbe follie per avere premi in denaro nel Subbuteo…ma andiamo avanti.
Sempre nello stesso articolo dicono che “la presenza di un’ufficialità riconosciuta dal Coni, porterebbe ad una maggiore crescita di questo gioco, diffuso e amato in tutto il mondo”. Altro messaggio corretto, evidentemente anche loro avranno un numero non elevato di tesserati quindi vorranno crescere ulteriormente..e invece.
Stando all’articolo citato si parla di 10.000 tesserati… non è un errore…10.000. Quindi molto schiettamente, crediamo ancora che il Coni, che non riconosce il Burraco (e sicuramente altri giochi con numeri ancora più elevati) potrebbe riconoscere il nostro meraviglioso passatempo, ma pur sempre un giochino dal peso di qualche migliaia di tesserati?
Forse meglio concentrare le attenzioni su qualcos’altro come ad esempio sviluppo e promozione, per poter arrivare ad un numero più “Importante” di quello attuale per essere “riconosciuti”.
Senza una corretta politica di sviluppo e promozione, si rischia di ridurre il numero di tesserati (basti pensare all’età media attuale dei giocatori di Subbuteo, CDT o tradizionale che sia) e infine tra qualche anno sparire… e Don Rodrigo qui non c’entra nulla!
Buona settimana