Il Wycombe Wanderers Football Club è una società calcistica professionistica inglese con sede nella città di High Wycombe, località di circa 92.000 abitanti situata nella contea di Buckinghamshire a 47 km in direzione nord – ovest rispetto a Londra, immersa nel tipico verde della campagna inglese. La squadra gareggerà in League One, il terzo livello del sistema del campionato di calcio inglese, nella stagione 2021-22 dopo aver concluso al 22º posto il campionato 2020-21.
La storia del Wycombe parte da molto lontano essendo stato fondato nel 1887 ed entrato a far parte della Southern League nel 1896 (Fig. 1) per poi passare nella Great Western Suburban League nel 1908 e quindi alla Spartan League nel 1919, vinta sia nella stagione 1919/20 sia in quella successiva, successi che permisero il passaggio alla Isthmian League.
In realtà, i dettagli esatti della fondazione del Wycombe Wanderers F.C. sono avvolti da una sorta di alone mitologico con informazioni sparse qua e là nei ritagli dei giornali dell’epoca. Le voci più accreditate vedono la nascita del club in un gruppo di giovani lavoratori del commercio di mobili i quali misero in piedi una squadra per giocare partite amichevoli nel dopo lavoro ma che, alla fine, decisero di tenere un’assemblea pubblica presso lo Steam Engine in Station Road ad High Wycombe nel 1887 e fondare il primo nucleo del Wycombe Wanderers F.C. (Fig. 2). È molto probabile che l’appellativo Wanderers fosse ispirato al ben più famoso (per quei tempi) club vincitore della prima edizione della FA Cup del 1872. Il club giocò diverse partite amichevoli tra il 1887 e il 1896, partecipando per la prima volta alla FA Amateur Cup nel 1894 e alla FA Cup nel 1895, anno in cui si trasferì a Loakes Park, la sua casa per i successivi 95 anni.
Nel 1896 il club entrò a far parte della Southern League dove, come già accennato, gareggiò nella Second Division fino al 1908, anno in cui decise di proseguire il percorso nell’ambito del calcio amatoriale, a scapito di quello professionistico, e si unì alla Great Western Suburban League rimanendovi fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Al termine del primo conflitto mondiale, il Wycombe si unì alla Spartan League nel 1919 vincendo due campionati di seguito fino a che, nel marzo 1921, ne fu accettata la richiesta di unirsi alla Isthmian League dove rimase fino al 1985 allorchè decise di accettare la promozione nella Alliance Premier League.
Per oltre sessant’anni i Wanderers hanno cercato di essere il più grande club amatoriale del paese, vincendo anche la FA Amateur Cup nell’aprile del 1931 grazie al successo nella finale di Highbury contro l’Hayes per 1 – 0 (Fig. 3).
Il club raggiunse anche il primo turno della FA Cup per la prima volta nel novembre 1932, perdendo contro il Gillingham in un incontro di replay a Loakes Park.
Il club rimase attivo anche durante la seconda guerra mondiale, gareggiando nella Great Western Combination, che fu vinta nel 1945. Nel 1947 Frank Adams, che era stato il capitano della squadra vincitrice dei due titoli consecutivi della Spartan League ed un totale di 331 presenze e 104 reti, consegnò la proprietà di Loakes Park al club, creando le basi per un periodo di successo senza precedenti negli anni ’50.
Il club nominò Sid Cann come allenatore nel 1952, il quale condusse i Wanderers al loro primo titolo della Isthmian League nel 1956. Il titolo fu difeso con successo la stagione successiva, e il club conquistò il diritto di arrivare a disputare una finale a Wembley per la prima volta nella sua storia anche se la squadra fu sconfitta per 3-1 dal Bishop Auckland nella finale della FA Amateur Cup nell’aprile 1957 (Fig. 4) in un triste deja – vu avendo il Bishop battuto i Chairboys (soprannome del Wycombe) in semifinale sia nel 1950 che nel 1955.
Nel dicembre 1959 il club raggiunse il secondo turno della FA Cup dei “grandi” ma fu sconfitto 5-1 dal Watford a Vicarage Road anche se annoverava due giocatori di caratura superiore come l’ala Len Worley e l’attaccante centrale Paul Bates.
Cann lasciò il club per legarsi al Norwich City nel 1961, dimissioni in seguito alle quali le fortune del club cominciarono a scemare, almeno fino al dicembre 1968 quando Brian Lee fu nominato primo vero manager convenzionale Wanderers. Sotto la sua guida il Wycombe si aggiudicò il terzo titolo dell’Isthmian League nel 1971, difeso con successo nel 1972 ma perse in semifinale di FA Amateur Cup per 2-1 contro l’Hendon al Griffin Park di Brentford.
Altri due titoli di Isthmian League furono vinti nel 1974 e nel 1975, quest’ultimo solo per differenza reti nei confronti dell’Enfield. Sempre nella stagione 1974/75 il club raggiunse per la prima volta il terzo turno della FA Cup, perdendo 1-0 contro il Middlesbrough nel replay giocato ad Ayresome Park dopo il pari per 0-0 a Loakes Park.
All’alba del campionato 1976/77, Lee rassegnò le proprie dimissioni che coincisero con un periodo di declino per le fortune della squadra dovuto anche al fatto che la Football Association abolì di fatto il calcio dilettantistico rendendo, di fatto, nulla la “mission” dello stesso club. I Wanderers rifiutarono l’invito ad unirsi all’Alliance Premier League alla sua formazione nel 1979 e di nuovo nel 1981 con la preoccupazione per l’aumento dei costi di gestione del club. Nel frattempo, il Wycombe raggiunse le semifinali del FA Trophy per la prima volta nel 1982, perdendo contro l’Altrincham ma vincendo successivamente il settimo titolo della Isthmian League 1983 anche se la promozione alla Alliance Premier League fu nuovamente rifiutata.
In conseguenza di quanto appena descritto, l’affluenza al Loakes Park scese ai minimi storici e il club decise di accettare la promozione alla Gola League nel 1985, dopo essere arrivato terzo nella Premier Division della Isthmian League. La prima stagione del club in un campionato nazionale si concluse con la retrocessione per differenza reti. Il club fu immediatamente promosso l’anno successivo dopo aver vinto l’ottavo titolo della Isthmian League nel 1987 conteso fino all’ultimo allo Yeovil Town. Il club consolidò il posto nella nuova GM Vauxhall Conference e, sotto la guida di Jim Kelman come Manager, terminò al quarto posto nel 1989. La stagione seguente sarebbe stata l’ultima del club nella loro a Loakes Park, stagione segnata dalle dimissioni di Kelman in seguito ad una vergognosa sconfitta interna contro la Metropolitan Police nel FA Trophy.
Il board del club decise di nominare Martin O’Neill come successore di Kelman e mai scelta fu più azzeccata.
Dopo che la squadra si trasferì nella nuova casa Adams Park nel 1990, nel maggio 1991 i Blues sconfissero il Kidderminster Harriers 2-1 nella finale del FA Trophy (Fig. 6) di fronte a una folla allora record, sfiorando la promozione in Football League la stagione successiva (concluse a pari merito con 94 punti con il Colchester United, ma si piazzò secondo in campionato per differenza reti).
I Wanderers vinsero nuovamente l’FA Trophy, battendo il Runcorn 4-1 nella finale di Wembley nel maggio 1993, mentre O’Neill rifiutò la possibilità di prendere in mano le redini del Nottingham Forest restando a Wycombe e guidando la squadra al quarto posto in Third Division e, quindi, ai play-off. Battendo il Carlisle United nella doppia gara di semifinale ed il Preston North End 4-2 nella finale a Wembley nel maggio 1994, il Wycombe si assicurò la seconda promozione consecutiva entrando nella Second Division (il terzo livello del calcio professionistico inglese) per la prima volta nella storia del club.
Nella loro prima stagione in Second Division, il Wycombe finì sesto, ma a causa della riorganizzazione dei campionati, perse la sua posizione per entrare nei play-off, portando O’Neill a rassegnare le dimissioni per diventare manager del Norwich City in First Division nel giugno 1995. Da questo momento in poi, la panchina del Wycombe fu testimone di un continuo via vai di tecnici: l’ex manager del Crystal Palace Alan Smith fu nominato come suo successore, ma durò poco in quanto fu licenziato nel settembre 1996 mentre il Wycombe lottava nella metà inferiore della Second Division. John Gregory prese il suo posto e riuscì a guidare il club verso la salvezza nel penultimo weekend della stagione 96-97, lasciando a metà della stagione successiva per l’Aston Villa, sostituito, a sua volta, dal responsabile del settore giovanile Neil Smillie. Anche quest’ultimo ebbe vita breve sulla panchina dei Wanderers, essendo stato licenziato nel gennaio 1999 con la squadra in piena zona retrocessione. Lawrie Sanchez fu nominato suo successore e incaricato di mantenere il club in Second Division: la salvezza fu raggiunta all’ultima giornata grazie alla vittoria contro il Lincoln City per 1-0.
La stagione 2000/01 fu caratterizzata da un grande percorso in FA Cup con vittime eccellenti di First Division quali Grimsby Town, Wolverhampton Wanderers, Wimbledon e Leicester City nei quarti di finale, match spettacolare vinto grazie alla rete decisiva di Roy Essandoh.
Si aprirono, quindi, le porte della semifinale contro il Liverpool ma, nonostante la rete di Ryan, Heskey e Fowler sancirono la fine della favola. A far da contraltare alle splendide esibizioni di coppa, un percorso decisamente meno brillante in campionato con un piazzamento finale al 13° posto e, addirittura, una retrocessione in Third Division (diventata poi Coca Cola League Two) alla fine del campionato 2003/04 sotto la guida tecnica di Tony Adams, x pilastro difensivo dell’Arsenal
Adams rimase nel lavoro di manager per un solo anno, dimettendosi nel novembre 2004 e sostituito da John Gorman, il cui mandato fu caratterizzato da un record di 21 risultati utili consecutivi in campionato all’inizio della stagione 2005-06. Una doppia tragedia avrebbe presto colpito il club, tuttavia, con il centrocampista Mark Philo ucciso in un incidente stradale nel gennaio 2006 e la moglie di Gorman, Myra, morta di cancro a marzo. La primavera fu fatale al Wycombe che, da capolista, scese fino al sesto posto, raggiungendo comunque un posto nei playoff anche se poi venne sconfitto dal Cheltenham Town in semifinale con conseguente licenziamento di Gorman.
Paul Lambert subentrò a giugno, portando il club fino alle semifinali della Carling Cup (Coppa di Lega); non avendo mai superato, fino ad allora, il secondo turno, il Wycombe sconfisse il Fulham in trasferta ed eliminò anche il Charlton Athletic nei quarti di finale guadagnandosi il diritto di disputare la semifinale con il Chelsea, campioni d’Inghilterra in carica. Dopo aver hanno pareggiato l’andata per 1-1 all’Adams Park (reti di Easter e Bridge per il Chelsea), a Stamford Bridge le doppiette di Andriy Shevchenko e Frank Lampard sancirono l’eliminazione dei Wanderers. Al termine del camionato 2007/08 il Wycombe raggiunse nuovamente i play-off di League Two, ma venne eliminato dallo Stockport County, spingendo Lambert a rassegnare le dimissioni.
Prima Peter Taylor e poi Gary Waddock presero il timone della squadra con il secondo in grado di riportare il Wycombe in League One guidandola al terzo posto finale in campionato con un totale di 80 punti, record assoluto per il club. Purtroppo nella stagione successiva la squadra non riuscì a ripetersi e una sconfitta casalinga per 4 – 3 contro il Notts County ne sancì la retrocessione in League Two
Il 30 giugno 2012, il Wycombe Wanderers Trust (di proprietà dei sostenitori) ha formalmente rilevato il club; la conseguente stabilità finanziaria ha messo fine all’embargo sui trasferimenti. Gary Waddock ne approfittò immediatamente e mise sotto contratto diversi nuovi giocatori per la stagione 2012-13, proprio nel campionato del 125° anniversario dalla fondazione. Il Wycombe iniziò la nuova stagione in League Two con una vittoria per 3-1 in trasferta sullo York City ma, nelle giornate successive, si mantenne solo poco al di sopra della zona retrocessione. Il 22 settembre 2012, dopo la terza sconfitta consecutiva del Wycombe, Waddock fu licenziato con effetto immediato e sostituito dall’ex – capitano della squadra, Gareth Ainsworth che riuscì a portare il Wycombe fuori dalle sabbie mobili.
Nella stagione successiva, il Wycombe rischiò pesantemente la retrocessione, salvandosi in zona Cesarini grazie ad una vittoria in trasferta per 3 – 0 contro il Torquay giunta contemporaneamente alla sconfitta del Bristol Rovers contro il Mansfield Town.
In seguito al pessimo andamento della stagione precedente, Gareth Ainsworth mandò a scadenza di contratto ben sette giocatori del club tra i quali il difensore Leon Johnson che aveva totalizzato 200 presenze in 7 anni. La stagione 2014-15 vide il club trascorrere la maggior parte della stagione nelle posizioni in grado di garantire la promozione diretta ma due sconfitte casalinghe contro Morecambe ed Oxford United condannarono la squadra al 4º posto e, quindi, ai play-off contro il Plymouth Argyle. La finale dei play-off ha avuto luogo il 23 maggio e a cinque secondi dal calcio d’inizio il centrocampista del Wycombe Sam Saunders si è stirato un muscolo del polpaccio e ha dovuto essere sostituito da Matt Bloomfield al quarto minuto. Durante i 90 minuti regolari entrambe le squadre hanno avuto un gol annullato, ma nessuna è riuscita a segnare. Quattro minuti nei tempi supplementari il Wycombe si guadagnò un calcio di punizione appena fuori dall’area di rigore del Southend, realizzato da Joe Jacobson. Il Southend ha continuato a mettere pressione al Wycombe fino a quando Joe Pigott ha segnato al 122° minuto mandando l’incontro ai rigori che arrisero al Southend.
Nella stagione 2017-18, Exeter e Notts County, entrambi sconfitti dal Wycombe, beffarono questi ultimi vincendo la loro penultima partita della stagione ed assicurandosi la promozione in EFL League One, unendosi al Luton Town e ai campioni della EFL League Two Accrington Stanley. Nella stagione 2019-20, interrrotta per la pandemia da COVDI – 19, il Wycombe finì terzo in League One per punti a partita grazie all’impatto di COVID-19. Entrati nel tabellone di play – off, i Wanderers hanno vinto la semifinale dei play-off contro il Fleetwood Town,e quindi, il 13 luglio, hanno battuto l’Oxford United per 2-1 in finale, in uno stadio di Wembley vuoto, garantendosi la promozione in Championship (Fig. 8)
La stagione di campionato 2020-21 è stata decisamente particolare con 43 partite di campionato su 46 giocate a porte chiuse a causa della pandemia, con il Wycombe decisamente in ambasce nelle fasi iniziali: zero punti nelle prime sette giornate di campionato e zero reti all’attivo nelle prime quattro. Discreto il cammino in FA Cup interrotto al quarto turno dal Tottenham ma, alla resa dei conti, il Wycombe terminò il campionato al 22° posto con 43 punti, 16 dei quali erano stati ottenuti dalle ultime otto partite, con coseguente retrocessione in League One per un solo punto di differenza con il Derby County.
Il Wycombe, come accennato in precedenza, gioca le sue partite all’Adams Park (così chiamato in onore all’ex – capitano e benefattore Frank Adams), situato nella zona industriale di Sands, impianto che ha una capacità totale di 9448 posti a sedere distribuiti su 4 tribune, la più grande delle quali è il Woodlands Stand (Fig. 9)
Se la vera storia del Wycombe Wanderers è particolare ed offre diversi spunti per gli amanti del calcio inglesi, lo stesso non si può dire della controparte subbuteistica. Il Wycombe non è stato, infatti, riprodotto nel catalogo HW ma ne abbiamo una ref, peraltro ben caratterizzata ed anche dal discreto valore collezionistico, nel catalogo LW. Si tratta della ref 804 che riproduce la squadra nella tipica divisa a scacchi blu e celeste con pantaloncini blu, calzettoni celesti ed accoppiata base/inner celeste/bianca (Fig. 10)
Come al solito, quindi, il football d’oltremanica ci regala delle “perle” uniche per storia, tradizione e curiosità; quella del Wycombe ne è un esempio classico, soprattutto in virtù del fatto che parliamo di un club che ha deciso, per gran parte della sua esistenza, di vivere esclusivamente in ambito amatoriale, almeno finché non è stato obbligato a scegliere diversamente.