Questa settimana il “ROSARIO DEL VENERDI’” è diverso dal solito, tanto più per l’autore, la cui penna sempre pungente e caratterizzata da uno stile giornalistico ben preciso, gli appare pesantissima e non scorre fluida e automatica come di consueto avviene in redazione (non in questa testata).
Meglio pensare ad altro, ad una sorta di silenzio assordante che urla a squarciagola.
Perché quello che sta accadendo in Ucraina impone rigorose riflessioni da parte di tutti.
Le scene orribili cui stiamo assistendo, i tanti bambini e le tante donne che hanno perso la vita causa una guerra assurda per colpa di un pazzo furioso da rinchiudere e buttar via le chiavi, non possono passare inosservati anche nel nostro microcosmo.
Come si può pensare a giocare – perché di questo si tratta – dinanzi a cotanto scempio di vite umane innocenti che non ci sono più?
Il Subbuteo e il CDT sono due giochi da tavolo, non sono sport i cui interessi devono necessariamente prevalere attraverso un cinismo abominevole al punto che basta accontentarsi di far iniziare le gare con 5 minuti di ritardo o attraverso altre iniziative di specie, che si tratti del mondo del calcio o di qualsiasi altro sport.
Nel nostro mondo non ci sono interessi economici, non ci sono soldi che girano, sponsor da soddisfare per cui ottemperare, non ci sono impellenze di calendari o di eventi, non c’è nulla per cui non si possa e non si debba fermare tutto.
Chi ha il coraggio di giocare con i pupazzetti quando tanti bambini che vorrebbero farlo (magari con i soldatini pensate un po’ !!) sono stati massacrati e trucidati sebbene da appena pochi anni venuti al mondo o poco più? Bambini innocenti di 7, 8, 10 anni! Delle loro mamme, donne coraggiose le cui immagini andate in onda in questi giorni ci hanno lasciati sconvolti e resteranno scolpite nella nostra mente.
Non so e non voglio neanche sapere se nel weekend in arrivo o nel futuro prossimo ci siano eventi in giro per l’Italia e per l’Europa.
Mi auguro di no, diversamente mi chiedo con quale animo si possa pensare in questo periodo di partire, andare in giro per delle schicchere a illustri e gloriosi pupazzetti, spinti da un passato romantico e nostalgico, da un presente decadente e decaduto e da un futuro del gioco a punta di dita più famoso al mondo sulle cui sorti persino il Padreterno non sarebbe in grado di rispondere.
E non mi fate paragoni con il Covid o quanto la pandemia ha evidenziato, ma al tempo stesso malcelato se volete evitare che vi mandi solennemente a quel paese !
Rosario Ifrigerio
Bergamo, 04.03.2022